Antiossidanti dell’olio di oliva (EVO) e colesterolo LDL
C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. Un gruppo di esperti (EFSA) hanno sottolineato i notevoli benefici dei polifenoli dell’olio di oliva ( idrossitirosolo e derivati ) nel prevenire l’ossidazione delle LDL. Lo studio consisteva nel seguire un gruppo di volontari sani che quotidianamente assumevano 25 ml ( 1 cucchiaio e mezzo ca, ) di olio di oliva ad alto (HPC) oppure basso (LPC) contenuto di polifenoli; passate 3 settimane si è notato che l’olio HPC ha ridotto significativamente i livelli di LDL ossidati vedi fig. 2 hop over to this web-site C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. C’è colesterolo e colesterolo, ossia colesterolo totale, HDL ( colesterolo buono ) e LDL ( colesterolo cattivo), sono quest’ultime le lipoproteine a bassa densità ossidate che entrano nella patogenesi e nello sviluppo aterosclerotico. Nella fig. 1 possiamo vedere come le LDL ossidate creano un danno endoteliale diretto nel lume vascolare creando infiltrazione, la placca con i lipidi ed infine la placca complessa che ristringendo il lume stesso porta a problemi di scarsa circolazione sanguigna e conseguente poca ossigenazione dei tessuti. Un gruppo di esperti (EFSA) hanno sottolineato i notevoli benefici dei polifenoli dell’olio di oliva ( idrossitirosolo e derivati ) nel prevenire l’ossidazione delle LDL. Lo studio consisteva nel seguire un gruppo di volontari sani che quotidianamente assumevano 25 ml ( 1 cucchiaio e mezzo ca, ) di olio di oliva ad alto (HPC) oppure basso (LPC) contenuto di polifenoli; passate 3 settimane si è notato che l’olio HPC ha ridotto significativamente i livelli di LDL ossidati vedi fig. 2 Un gruppo di esperti (EFSA) hanno sottolineato i notevoli benefici dei polifenoli dell’olio di oliva ( idrossitirosolo e derivati ) nel prevenire l’ossidazione delle LDL. Lo studio consisteva nel seguire un gruppo di volontari sani che quotidianamente assumevano 25 ml ( 1 cucchiaio e mezzo ca, ) di olio di oliva ad alto (HPC) oppure basso (LPC) contenuto di polifenoli; passate 3 settimane si è notato che l’olio HPC ha ridotto significativamente i livelli di LDL ossidati vedi fig. 2 Un gruppo di esperti (EFSA) hanno sottolineato i notevoli benefici dei polifenoli dell’olio di oliva ( idrossitirosolo e derivati ) nel prevenire l’ossidazione delle LDL. Lo studio consisteva nel seguire un gruppo di volontari sani che quotidianamente assumevano 25 ml ( 1 cucchiaio e mezzo ca, ) di olio di oliva ad alto (HPC) oppure basso (LPC) contenuto di polifenoli; passate 3 settimane si è notato che l’olio HPC ha ridotto significativamente i livelli di LDL ossidati vedi fig. 2 Un gruppo di esperti (EFSA) hanno sottolineato i notevoli benefici dei polifenoli dell’olio di oliva ( idrossitirosolo e derivati ) nel prevenire l’ossidazione delle LDL. Lo studio consisteva nel seguire